martedì 17 novembre 2015

5.1 - ODISSEA, LIBRO XXIII, vv.173 - 180 e vv. 188 - 192

IL TALAMO NUZIALE





















Sì, il MORBIDO letto stendigli Euriclea,
fuori dalla solida stanza, quello che fabbricò di sua mano;
qui stendetegli il MORBIDO letto, e sopra gettate il trapunto,
e pelli di pecora e manti e drappi splendenti".



Così essi queste parole tra loro dicevano:
intanto Eurinòme ed Euriclea preparavano il letto
con MORBIDE coltri sotto le fiaccole accese.
E quando ebbero steso il MORBIDO letto con cura,
la vecchia a dormire tornò alla sua stanza;

(Odissea, XXIII 188-192)



La minuziosa descrizione del Talamo di Odisseo rappresenta, forse, uno dei momenti più carichi di tenerezza sia in senso figurato che materiale di tutto il poema, come si può notare dalla ridondante ripetizione dell'aggettivo morbido nella descrizione del letto.
Il letto nuziale ha un significato simbolico, la sua complessa descrizione è giustificata dall'importanza che assume per il riconoscimento di Odisseo da parte di Penelope e come emblema della ritrovata unità coniugale.



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